Lamberto Sposini è in coma. Un ictus l'ha colpito durante le prove della trasmissione "La vita in diretta". Il giornalista-conduttore improvvisamente si è accasciato a terra, perdendo sangue dalla bocca. Operato d'urgenza al "Gemelli" di Roma per ridurre l'emorragia, i medici parlano di condizioni molto gravi. Sconvolta la collega Mara Venier, la prima a soccorrerlo durante il malore. Polemiche proprio sui soccorsi. Infatti sembra che tra la telefonata e l'arrivo dell'ambulanza siano trascorsi oltre quaranta minuti. Intanto su internet è iniziato uno sciacallaggio mediatico. In poche ore molti portali sono stati oscurati, in quanto diffondevano erroneamente la notizia della morte del giornalista. In queste ore all'ospedale "Gemelli" di Roma è un via vai di parenti e amici che si sono stretti intorno alla famiglia. Domenico Iscaro dell'Anaao Assomed (il sindaco dei medici ospedalieri) che lavora nella struttura dove il giornalista Lamberto Sposini è stato ricoverato nel primo pomeriggio subito dopo il malore, è stato chiuso a gennaio in seguito al piano della presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Nell'ospedale
sono ancora presenti i macchinari e i medici in attesa di essere trasferiti al Policlinico San Camillo. "Se il reparto non fosse stato chiuso Sposini avrebbe potuto essere sottoposto al drenaggio nel primo pomeriggio e non in serata come è avvenuto solo dopo il trasferimento al Policlinico Gemelli".
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