Hacker in azioni, truffe on line compiute da cinesi ai danni di aziende. Solo negli ultimi 12 mesi sarebbero stati almeno 20 i tentativi, andati a buon fine, di rubare denaro via Internet dai servizi bancari delle piccole e medie imprese statunitensi. Complessivamente, sarebbero stati trasferiti oltre 11 milioni di dollari verso conti online di società cinesi.L’allarme, con tanto di resoconti dettagliati, è stato lanciato dal Federal Bureau of Investigation. Le modalità sembrano banali. I cyberpirati inviano messaggi di posta elettronica contenenti raffinati malware che, in alcuni casi, riescono a intrufolarsi nel computer e svaligiare i depositi online. L’importo minimo trasferito è stato di 50.000 dollari. Il massimo di un milione.
Le imprese economiche e commerciali che sono prese di mira vengono artificiosamente inserite come imprese legittime, intestatarie di conti correnti presso la Banca Agricola di Cina, l’Industrial and Commercial Bank of China e la Banca di Cina
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