Sono sempre molto attive le bande criminali dedite alle truffe dell’”anticipo fondi”, dove l’autore tenta di persuadere una possibile vittima a pagare anticipatamente delle tasse o delle piccole somme per un servizio da lui mai richiesto, e delle “vincite a lotterie”, dove l’autore comunica alla potenziale vittima un’importante vincita ad una lotteria straniera a cui non ha mai partecipato, richiedendo un anticipo delle spese per il trasferimento del denaro.
Permane sempre alta invece l’attività criminale relativa al furto di dati presso i bancomat ed il successivo utilizzo fraudolento dei dati delle carte di pagamento. Nel corso del 2010 sono stati riscontrati ancora molti casi di skimming con centinaia di vittime, molte delle quali non note alla polizia perché immediatamente risarcite dalle banche. Solo in pochi casi si è riusciti ad arrestare le persone coinvolte poiché quando ci si accorge della truffa i criminali si sono già allontanati dal Ticino. In quest’ambito il compito principale di sorveglianza e monitoraggio dei bancomat spetta alle banche che stanno investendo cospicue risorse per rendere più sicuri i distributori di denaro.
Altri reati - Fra gli altri fatti salienti che hanno contraddistinto l’attività 2010 della Ref si segnala l’arresto della segretaria di un avvocato luganese che nel corso degli ultimi 8 anni, unitamente al suo compagno, si è appropriata di denaro dello studio e di clienti per circa 1 milione di franchi.
Va segnalato pure l’arresto di un cittadino italiano, domiciliato in Ticino, che nell’ambito della sua attività di consulente finanziario ha ingannato numerosi clienti appropriandosi di denaro destinato a investimenti in realtà mai realizzati. L’indagato, che millanta titoli di studio e onorificenze mai conseguiti, ha tratto un indebito profitto superiore ai 5 milioni di franchi.
Altro caso poi è quello dell’arresto di un fiduciario di Lugano che, benché sotto inchiesta per numerosi reati finanziari per un ammontare di diversi milioni di franchi, ha continuato ad appropriarsi indebitamente dei fondi di suoi clienti.
Nell’ambito di un’inchiesta condotta dal Ministero pubblico per truffa a danno di alcuni istituti assicurativi, a fine marzo sono state fermate 7 persone (i 2 maggiori responsabili sono stati arrestati). Con l’acquisto di società “bucalettere”, hanno assunto personale che dopo pochi mesi finiva in infortunio o malattia. Le società notificavano poi le forzate assenze indicando stipendi “abnormi” (di oltre 10'000 franchi mensili) sulla scorta di contratti fittizi.
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