Tutti contro le banche ssvizzere. Le armi di dissuasione di massa di questa guerra sono mezzi evidentemente illegali, come la ricettazione di dati rubati, i famosi DVD comperati dai servizi segreti germanici a suon di milioni (dei cittadini tedeschi) e dalla Francia che li ha subito riciclati all’Italia. Da Roma, il ministro delle finanze Tremonti non ha esitato ad applicare metodi che fanno invidia a Gheddafi, come il fotografare con il fiscovelox chi osa andare da o per la Svizzera e fermare, identificare e fotocopiare i documenti di chi con targa elvetica magari andava solo al mercato oltrefrontiera attraverso un valico secondario, ma con giacca e cravatta ‘da banchiere’ quindi da ’pericoloso riciclatore’, secondo certi ottusi legulei.
La pressione sulla Svizzera mostra chiaramente che Goebbels aveva ragione nel sostenere che "ripetere una menzogna centinaia di volte la fa diventare una verità". Infatti, si è diffusa su tantissimi media la menzogna che la Svizzera sia un paradiso fiscale. Così, i dati ci rivelano che i risparmiatori stranieri fuggiti dalle banche della Confederazione in questi ultimi due anni hanno trasferito 150 miliardi di dollari (!) in altri lidi. Emerge con chiarezza che i clienti esteri del comparto Wealth Management delle banche svizzere non amano affatto i nuovi trattati sulla doppia imposizione né l’eutanasia di fatto del segreto bancario, anche se viene negata con imbarazzo dalle associazioni di categoria. Solo l'anno scorso, quando è stato regolato il contenzioso tributario con gli Stati Uniti, sono andati perduti 50 miliardi di franchi. Un fatto è chiaro, al di là delle incertezze e paure politiche del governo, i clienti facoltosi si rivolgono ormai ai paradisi fiscali, dove l’offshore banking è ancora possibile senza alcun problema. Una manna per Caraibi, Cipro e isolotti del Pacifico? No, sorprendentemente, secondo un’indagine del programma tv Eco, si tratta soprattutto di Asia e Nuova Zelanda, dove il denaro si può muovere secondo la classica modalità offshore in modo che se ne perdano le tracce.
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