Se i vegetariani lo sostenevano da tempo, adesso c’e’ anche la conferma scientifica: la carne rossa fa davvero male. Questa settimana infatti il governo britannico annuncera’ i risultati di una ricerca compiuta dallo Scientific Advisory Committee on Nutrition che sicuramente non renderanno molto felici i carnivori convinti.
Un esauriente studio ha appena concluso che la carne rossa, cosi’ come i suoi derivati, se consumata in dosi maggiori ai 500gr. a settimana, non solo potrebbe potenzialmente aumentare le probabilita’ di contrarre il cancro, ma il rischio e’ cosi’ alto da spingere il governo ad emettere un comunicato ufficiale in proposito.
Il World Cancer Research Fund gia’ nel 2007 aveva detto che per ridurre drasticamente il rischio di tumore all’intestino, stomaco, ovaie, seno e vescica sarebbe stato opportuno, per quanto riguarda i bambini, evitare totalmente il consumo di ‘processed meat’ - ovvero insaccati, salsicce, carne in scatola e simili - mentre agli adulti veniva consigliato di non superare i 70gr. giornalieri.
La nuova ricerca invece include anche la carne rossa non trattata, confermando che questo tipo di alimento contiene un pigmento capace di danneggiare il DNA delle cellule del sistema digestivo. Fattori che hanno in tempi moderni peggiorato la situazione includerebbero l’impiego di conservanti nei derivati ed il fatto che alcuni allevatori scelgano di gonfiare le mucche di ormoni. Sbruciacchiare la carne, cosi’ come gli altri cibi, invece causerebbe da sempre un ulteriore danno perche’ durante il processo si producono sostanze cancerogene
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