L’argomento multiproprietà può essere a volte di difficile comprensione. Molte le domande che possono venire in mente a un potenziale compratore: da come si acquista, quali sono le spese da sostenere per la compravendita, quali sono le differenze sostanziali tra una casa di proprietà e una in multiproprietà. Di seguito vediamo di sciogliere qualche dubbio frequente.
La suddivisione in miniappartamenti venduti in multiproprietà e' compatibile con la destinazione alberghiera che si caratterizza per l'apertura al pubblico?
Il problema non e' di poco conto visto che, in alcuni casi, l'autorità amministrativa, sollevando il problema della incompatibilità della destinazione, aveva ostacolato il perfezionamento del passaggio di proprietà nei confronti degli acquirenti. Se si accoglie la tesi dell'incompatibilità sarebbe infatti necessario effettuare un mutamento della destinazione, il che comporterebbe l'obbligo di restituire allo Stato le somme di cui si è usufruito nella forme di agevolazioni sui mutui in virtù della destinazione turistico-alberghiera. Finora, però, le decisioni dei giudici amministrativi in materia non seguono ancora un orientamento uniforme.
Come si acquista una casa in multiproprietà?
L'acquisto ruota intorno allo strumento del contratto preliminare di compravendita, figura che si inserisce in una più ampia e complessa operazione contrattuale composta di diverse fasi: il contatto del potenziale acquirente da parte della società venditrice tramite le moderne tecniche di marketing; la firma della proposta di contratto e il versamento contestuale di una somma a titolo di deposito cauzionale infruttifero, di una caparra confirmatoria o penitenziale e di un acconto sul prezzo dell'acquisto; l'accettazione della proposta da parte del venditore entro il termine stabilito tramite l'invio di raccomandata all'interessato (nascita di un vincolo obbligatorio); trasferimento del diritto di multiproprietà mediante contratto definitivo da stipularsi per atto pubblico innanzi al notaio scelto dal venditore al termine del collocamento delle quote, contestualmente al saldo del prezzo di vendita.
Le spese per la denuncia al catasto, quelle di registrazione del contratto e quelle notarili a carico di chi sono?
Dell'acquirente.
Che succede in caso di inadempienza del promittente-compratore o del promittentevenditore?
Ove il promittente-compratore sia inadempiente, il promittente-venditore può ottenere dal giudice una sentenza costitutiva che produce gli stessi effetti che avrebbe prodotto il contratto definitivo che non si e' stipulato. Nel caso il promittente-venditore intenda recedere dal contratto preliminare, può legittimamente trattenere le somme versate al momento della proposta irrevocabile a titolo di caparra confirmatoria o penitenziale, ma non quella versata a titolo di deposito cauzionale infruttifero, che deve essere restituita al pari della somma versata a titolo di acconto sul prezzo dell'acquisto.
Nessun commento:
Posta un commento